MOLTE VOCI, TANTI LIBRI ha preparato e proposto un progetto-concorso per le scuole elementari e medie per la sensibilizzazione alla LETTURA CONDIVISA, IL LIBRO E LA SCRITTURA.
Ci aiutate a diffonderlo nelle scuole ?
Termine invio opere – gennaio 2020MOSTRA DEGLI ELABORATI E PREMIAZIONE – STADIO DI DOMIZIANO (ROMA) – MAGGIO 2020
per INFORMAZIONI: moltevocitantilibri@gmail.com oppure WhatsApp tel. +39 331 755 6746
Siamo pronti…a ottobre inizierà un nuovo CORSO DI FORMAZIONE PER LETTURA AD ALTA VOCE..
Ci volete aiutare ? Volete diventare lettori ?
Il corso prevede quattro appuntamenti, nel quartiere Monteverde, a Roma : venerdi 4 – 11 – 18 – 25 ottobre dalle 18.00 alle 20.00.
Noi ….più siamo …meglio LEGGIAMO ad alta voce !!
Il nuovo corso di formazione per Lettura ad Alta Voce, a Roma, inizierà il venerdì 7 giugno e continuerà il 14, il 21 e il 28 giugno, a Monteverde, vicino via di Villa Pamphili. Ogni venerdì di giugno dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
Contatta +39 3317556746 (anche WhatsApp) o moltevocitantilibri@gmail.com
Le sedi di Lettura ad Alta Voce aumentano. Servono nuovi lettori.
AIUTA INSIEME A NOI CHI HA BISOGNO !
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
JACQUES BREL – Conosco delle barche
Fotografia di Dario Lalli
Le sedi di Lettura ad Alta Voce aumentano. Servono nuovi lettori.
AIUTA INSIEME A NOI CHI HA BISOGNO ! Nuovo corso di formazione per Lettura ad Alta Voce, a Roma, a Monteverde: 10-17-24 e 31 maggio, ogni venerdì dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
Contatta +39 3317556746 (anche WhatsApp) o moltevocitantilibri@gmail.com
Posso ascoltare, leggere le parole del cuore
con i messaggi che mi rivelano, allontanare la mia sofferenza
Posso tornare ad essere felice, rapito dai suoni della tua voce
dimenticare che cos’è la paura, cancellare l’ansia del tempo che passa.
23 e 29 marzo, 6 e 12 aprile
Sono le date del nuovo CORSO DI FORMAZIONE PER LETTURA AD ALTA VOCE. Ci aiutate ….ad aiutare insieme a noi chi ha bisogno?
Scrivete a moltevocitantilibri@gmail.com o contattate +39 331 755 6746 (anche WhatsApp)
Elena, Valeria, Giulia, Rita, stamattina si sono date appuntamento al Gianicolo, al bar di fronte all’ingresso dell’ospedale. Fanno colazione, due chiacchiere, poi entrano ognuna nel suo reparto. Non sono dottoresse né infermiere: sono lettrici volontarie. Fanno parte dell’associazione “Molte voci tanti libri”, che è nata per leggere i libri a chi non può leggere o a chi comunque trova conforto nella compagnia di qualcuno che gli racconta qualcosa. Dopo aver seguito un corso di lettura con un’attrice professionista, dedicano un po’ del loro tempo libero ai malati, agli invalidi, agli anziani.
Con l’esperienza hanno imparato a riconoscere i gusti e le prelidezioni letterarie delle persone. Spiega Valeria, che di mestiere è psicoterapeuta: «Agli anziani piacciono tantissimo i “Racconti romani” di Moravia, ci ritrovano la città di quando erano bambini». Aggiunge Giulia, studentessa che sogna un lavoro nel mondo dell’editoria: «I non vedenti impazziscono per la poesia. Soprattutto Pascoli, Leopardi meno». Negli ospedali il loro nemico sono i telefonini: spesso i pazienti, specialmente quelli giovani, invece di ascoltare tengono gli occhi sul display.
Oggi il programma prevede la visita al Bambino Gesù, per cui nelle loro borse le lettrici hanno portato libricini colorati dai titoli come “Lello il bullo” o “Popotus vita di un ippopotamo”. Nel day hospital di Onco-ematologia trovano, ad esempio, un bambino di 4 anni appassionato alle storie di treni (lui li conosce bene i treni, perché dall’Emilia dove vive ne prende sempre uno per venire qui a curarsi); oppure trovano un altro bambino di 2 anni che prima sta ad ascoltare poi dopo un po’ comincia a tirare bacini (è il suo modo di dire “ora basta, grazie, sono stanco” spiega la mamma, lo fa sempre ai medici per chiedere di essere lasciato in pace); o ancora una bellissima bambina bionda che esibisce con orgoglio il braccio destro con il “pic” per far entrere le flebo. Trovano anche una ragazza più grande, sui 12 anni: le leggono Rodari.
Terminato il giro delle stanze, le volontarie si ritrovano sul pianerottolo davanti all’ascensore: «Anche oggi le solite goccine nell’oceano» dice Rita con un po’ di amarezza. «Ma l’oceano è fatto di gocce» ribatte Valeria. E Rita conclude: «Allora forza con le gocce».