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Credo di poter dire

Credo di poter dire che Liana ed io abbiamo potuto passare un bellissimo pomeriggio con i nostri amici del S. Alessio, l’altro giorno di pomeriggio,. Abbiamo letto alcune novelle del Decamerone di Boccaccio e poi ci siamo avventurati nella poesia ed abbiamo letto “L’infinito” e “Il Sabato del Villaggio” di Giacomo Leopardi, parlando più a lungo di quanto in genere ci è stato possibile e sono riaffiorati tanti ricordi scolastici e delle passate stagioni, più di un nostro amico ha sorriso a lungo e ci è sembrato contento. Ci siamo lasciati, su loro richiesta, con l’impegno di leggere la prossima volta “A Silvia” e “il Passero Solitario”. Oltre ad altre novelle di Boccaccio. Che dire ? Una bellissima esperienza.        Corrado

Cari tutti

Cari tutti, stasera vorrei che ci regalassimo una nota che ci ricorda la meraviglia di questo percorso insieme…andiamo nei posti di solitudine o sofferenza …pensando di pote portare qualcosa… preoccupandoci di arrivare preparati, che è bellissimo, necessario e struggente mi viene da dire…e poi la realtà ci sorprende…come a me stasera…che andando via dalla stanza dove i ragazzi praticano la dialisi …mi sono soffermata un istante di più al letto della piccola Anna Maria che chiedeva ancora una storia, mentre io e Luciana stavamo andando via e i suoi genitori erano sulla porta per riportarla a casa. Le ho letto una filastrocca sui bruchi…e lei che, un attimo prima guardava l’ago in vena, preoccupata e accigliata, è esplosa in un sorriso e poi in una risata…e io mi porto quel viso, quell’istante …come un dono bellissimo che lei ha posato sul mio cuore e su quello di tutti noi. Per ricordarci che incontrare uno sguardo, offrire solo il nostro tempo…è amore. Vi abbraccio